Cosmo (dj set)

Il rapporto tra Cosmo e il mondo della club culture è sempre più saldo. Come dimostra anche la rapida ascesa del collettivo/etichetta Ivreatronic (di cui Cosmo è fondatore e parte attiva), i continui sconfinamenti nel mondo dei party alternativi, e i legami sempre più saldi che il musicista, produttore e dj eporediese ha con l’underground italiano e non solo (basta guardare la lista degli ospiti dei suoi concerti degli ultimi anni: dal collettivo Tropicantesimo, a RAMZi, passando per i Dame Area e molt* altr*).

Dopo avere fatto di tutto, e avere calcato ogni palco possibile in Italia e all’estero, quello che mancava era un tour ufficiale in veste di dj. Un altro lato della personalità di Cosmo, un viaggio dove a essere in primo piano è il corpo e un modo per scoprire gli infiniti mondi musicali di Cosmo aldilà delle canzoni che normalmente esegue nei suoi concerti dal vivo

Assurditè

Chiara Balzan, in arte Assurditè, cantautrice classe ’99. Autrice di musica e testi delle sue canzoni, che navigano nel mare dell’Indie Pop influenzato dalle onde dell’R&B. Nasce nell’hinterland di Milano. Spinta da una forte attrazione verso il mondo artistico inizia il suo percorso di studi musicali all’età di 11 anni. Frequenta varie scuole di musica, seguendo corsi di tecnica vocale, musical, coro, composizione e pianoforte. Si appassiona all’arte in tutte le sue forme, la sua produzione artistica non è composta solamente da opere musicali ma anche da opere figurative, gioielli e sculture. Inizia a scrivere canzoni all’età di 17 anni lasciandosi ispirare dal cantautorato e dall’indie-pop italiano, tenendo a cuore cantanti iconici come Ella Fitzgerald e Chet Baker. A marzo 2020 rilascia le sue prime pubblicazioni da indipendente: “Altro da dire” e “Bacio a distanza”, brano ispirato dal periodo di quarantena. A maggio del 2021 pubblica “Flora”, il suo terzo singolo, che riceve grande consenso dal pubblico e dalla critica, facendole ottenere la prima cover della playlist “Fresh Finds” di Spotify e vincendo la targa Banca Macerata per la “Miglior performance della serata” in seguito alla sua esibizionedurante il concorso “Musicultura 2021”. Elegante e romantica cantautrice, spazia tra ballad e beat urban con un tocco di jazz, accompagnati da una voce seducente ed esperta. A novembre è uscito il suo singolo “Pubblicità”, seguito poi a febbraio da “Vorrei che fosse odio”, che le ha fatto ottenere la cover della playlist di Spotify “Indie Italia”. Il 22 aprile pubblica il suo ultimo singolo “1000 parole”, a cui fa seguito a maggio la traccia
“Perdo Tempo”, portata per la prima volta live sul palco del MI AMI. è stata selezionata tra i vincitori del concorso BMA -Bologna Musica d’Autore. Quest’estate ha portato la sua musica sui palchi dei festival italiani con il “Vorrei Che Fosse Un Tour”.

Bar Italia

Bar Italia è una band con base a Londra.

Gold Mass

GOLD MASS è un’artista italiana, laureata in fisica, scrive e produce musica elettronica. Il suo è un progetto indipendente, recensioni del suo lavoro sono apparse su Manifesto, Repubblica, Vanity fair,Fatto quotidiano, Wired, Rumore e altre testate del settore.Nel 2021 è stata selezionata tra i migliori talenti emergenti europei esibendosi live per lo showcase festival EUROSONIC di Groningen. Nel 2022 si è esibita allo showcase Future Echoes di Norrköping inSvezia ed è stata selezionata per il South by Southwest in Austin Texas tramite gli uffici di Italia MusicLab e Farnesina.Ad oggi ha suonato in Spagna, Portogallo, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Slovacchia, Svezia eItalia e inserita nelle line up dei festival SIREN, Ypsigrock e Su:ggestiva, aprendo ad artisti quali Iosonouncane e Dardust. L’artista sta curando la pubblicazione del suo nuovo disco FLARE, pianificata per giugno 2023, anticipata dall’uscita di alcuni singoli a partire da gennaio.Il suo è un lavoro di ricerca intensa, volto a raggiungere una connessione potente tra quella che è l’elettronica internazionale, espressa attraverso suoni talvolta scuri e minimali e talvolta esplosivi, e una riflessione onesta e profonda su quello che è il significato dell’esistenza in un viaggio introspettivo che trasporta l’ascoltatore altrove grazie a una presenza vocale suggestiva e magnetica.Nel giugno 2021 GOLD MASS ha pubblicato l’EPSAFE, contenente 4 tracce scritte, registrate e prodotte dall’artista stessa. Nel 2019 ha pubblicato l’album di debutto Transitions, prodotto da PaulSavage (MOGWAI).

Vagabon

Bruno Belissimo

Bruno Belissimo è un dj, produttore e polistrumentista Italo-Canadese. La sua produzione musicale ha un suono unico influenzato dai classici dell’italo space-disco italiana e dalle colonne sonore dei film horror sci-fi di fine anni ‘70 e inizio anni ‘80, rielaborato in uno stile contemporaneo e originale. In pochi anni ha collezionato un numero impressionante di concerti in Italia e all’estero, oltre che svariate collaborazioni artistiche. Gli show di Bruno Belissimo sono carichi ed energici, e vedono il performer esibirsi suonando il basso e controllando dal vivo macchine, sintetizzatori e visual, trascinando il pubblico in uno spettacolo coinvolgente a 360 gradi. Il primo full-lenght intitolato “Bruno Belissimo” esce nell’aprile 2016, cui fanno seguito numerosi remix e uscite. “Ghetto Falsetto”, il secondo album di BB esce a gennaio 2018, anno che si apre con la partecipazione di Bruno B. ai prestigiosi ESNS EUROSONIC Festival di Groningen (NL), SXSW di Austin (USA), THE GREAT ESCAPE a Brighton (UK) e TRANS MUSICALES di Rennes (FR). Inizia per BB la collaborazione con la label Vulcano, per cui pubblica a marzo 2019 “Stargate”, il mixtape di brani originali che impasta l’elettronica con sonorità funk, virando verso una dance raffinata in un viaggio retro futurista, tragicomico e sci-fi. Nel 2020 esce il terzo album “TUCKER”, che immortala perfettamente l’evoluzione della sua eclettica identità musicale tra la Italo, le sue radici funk, l’elettronica e l’acid house. “Maison Belissimo” fuori ad aprile 2021 è l’ultimo disco di BB in cui l’artista sperimenta nuove rotte disco-pop con ospiti artisti con cui riesce a sintonizzare il personale slancio groove tra cui Francesco De Leo e North Of Loreto. Il 9 settembre 2022 esce in collaborazione con Maurizio Carucci il singolo “Hai ragione tu”, un brano in cui i due artisti fondono il groove al pop, in una canzone che parla di desideri e critiche sociali. A marzo 2023 lancia il progetto POLYAMORE, una nuova etichetta discografica di cui Bruno cura la direzione artistica. Il progetto è volto a creare una community dove tutti gli amanti del dancefloor possano condividere e godere della stessa infatuazione per l’italo disco e l’ house. “Desiderio” è l’EP che segna l’esordio di Bruno Belissimo in label, uscito ad aprile 2023. Tra le varie collaborazioni di Bruno Belissimo come producer e musicista, ci sono le firme sulla produzione dell’EP “Storia Breve” di Frah Quintale e il precedente singolo “Amarena” in collaborazione con Ceri. Per Francesca Michielin ha prodotto il brano “Femme” e ha curato la produzione del tour “Io e te sopra la tecno” riarrangiando in chiave elettronica il suo repertorio. Per Calcutta ha suonato in studio i bassi dell’acclamato “Evergreen”. Dal vivo Bruno è stato bassista di Colapesce per il tour dell’album Egomostro nel 2015, dal 2019 esordisce come musicista per la band di Frah Quintale sul palco del “Red Bull Soundclash” suonando basso e tastiere e dal 2021 come bassista per Alan Sorrenti.

Deerhoof

Dopo ventotto anni di attività rigorosamente DIY, i Deerhoof, stravagante e inimitabile band indie-rock statunitense di San Francisco, pubblicano “Miracle-Level”, il primo album in studio della loro carriera, interamente cantato in giapponese, uscito il 31 marzo su Joyful Noise Recordings. 

È stato registrato negli studi di Mike Bradavski e si propone come un manifesto mistico sulla creatività e la fiducia, oltre che come una risposta critica all’inganno di un certo tipo di industry. Il ‘miracolo’ infatti, si riferisce proprio all’ideale di un mondo libero dai condizionamenti espliciti ed impliciti della politica e dei mass-media. Anche la scelta di utilizzare il giapponese, lingua madre della cantante e bassista Satomi Matsuzaki, segue questa scelta di emancipazione anche dal linguaggio imposto dalla globalizzazione e che affonda le sue radici nel colonialismo. 

Il risultato è un album per molti versi inedito ma che stilisticamente conserva la libertà compositiva che ha sempre caratterizzato la band e che ne ha fatto un culto per i fan. 

In ventotto anni i Deerhoof non hanno mai perso la loro verve creativa, che anzi, in questo caso si rafforza ancora di più grazie alla collaborazione in studio con Mike Bradavski. 

Calcutta

CALCUTTA

RITORNA IN CONCERTO
A DICEMBRE CON

RELAX TOUR

Calcutta annuncia il suo ritorno sui palchi con Relax Tour: otto concerti nei palasport delle principali città italiane, a distanza di quattro anni dagli ultimi live.

Il suo disco “Mainstream” uscito nel 2015 ha sparigliato generi, appartenenze e definizioni. Calcutta ha marcato una linea di confine nel modo di intendere la musica indipendente partendo da outsider, da artista di culto, con un percorso fuori dagli schemi canonici del music business, ma attirando verso di sé una curiosità sempre crescente. Merito delle melodie contagiose delle sue canzoni che lo hanno reso un fenomeno irresistibile. La sua scrittura pop non ha pari in Italia e l’attenzione trasversale di pubblico, stampa e social network ne sono la riprova costante. Un successo testimoniato anche dal disco d’oro raggiunto da “Oroscopo”, uno dei brani più trasmessi dell’estate 2016, e da canzoni come “Cosa mi manchi a fare”, “Frosinone”, “Gaetano” che registrano ormai milioni di visualizzazioni su Youtube e sulle piattaforme di streaming. A fine 2017 Calcutta si è riaffacciato sulle scene con “Orgasmo” una nuova canzone che ha confermato la sua vena creativa. A inizio febbraio è stata la volta di “Pesto” che ha ulteriormente rinvigorito entusiasmi e attese. Il 25 maggio 2018 arriva finalmente il nuovo disco. Si intitola “Evergreen” ed è anticipato dal terzo singolo “Paracetamolo”. Un Pop stralunato dal retrogusto psichedelico e dal doppio principio attivo, agisce rapidamente prima con un riff di chitarra che si incolla alle orecchie, poi con il ritornello “sento il cuore a mille” lanciato verso l’infinito.

E poi c’è il live. Solo chi ha avuto la possibilità di vederlo in azione durante un concerto ha potuto testare con i propri occhi il magnetismo di questo musicista che ha raccolto consensi unanimi tra le platee di tutta Italia.

L’estate 2018 ha segnato il suo ritorno sui palcoscenici con l’affascinante appuntamento in due location diametralmente opposte, ma ugualmente e diversamente evocative: lo Stadio Francioni di Latina (21 luglio), lo stadio della sua città, e l’Arena di Verona (6 agosto). Un abbraccio di oltre 30000 persone tra Latina e il sold out di Verona. Il live all’Arena di Verona è diventato anche un film concerto proiettato in oltre 150 cinema su tutto il territorio nazionale. “Calcutta Tutti in Piedi”, distribuito da Lucky Red per la regia di Giorgio Testi, è il racconto per immagini di quella incredibile serata. Il 2019 si è aperto con il tour tutto esaurito nei principali palasport italiani. Un vero e proprio bagno di folla tributato all’autenticità della sua musica.

A fine maggio del 2019 Calcutta ha pubblicato due singoli inediti, “Due Punti” e “Sorriso (Milano Dateo)”, tornando dal vivo in estate con 14 date in alcune tra le più prestigiose rassegne estive, da Lucca Summer Festival, a Collisioni, passando per Rock In Roma e Milano Summer Festival.’ Nell’autunno dello stesso anno ha chiuso l’avventura di Evergreen con una serie di concerti esteri che hanno toccato le principali capitali europee.

In questi ultimi anni i suoi dischi hanno continuato a far battere forte il cuore del pubblico. Ne sono dimostrazione i milioni di streaming e visualizzazioni generati sulle piattaforme, il costante affetto e la continua richiesta di un suo ritorno sulle scene. Durante la pausa discografica ha curato la veste sonora di Rai Radio2 e i jingle del Gr, Meteo e Onda Verde ed ha intensificato la sua attività di autore già emersa negli anni precedenti.  Tra gli ultimi il brano ‘Mare di Guai’ di Ariete, presentato al Festival di Sanremo 2023. Inoltre, ha collaborato con Marracash nel suo brano ‘Laura ad honorem” contenuta nell’album “Noi, loro, gli altri”.

Thumper

I dublinesi Thumper si stanno affermando sempre di più come una delle band irlandesi più promettenti ed entusiasmanti del momento. Con una formazione di due batteristi e quattro chitarristi, il muro del suono massimalista dei Thumper li ha da tempo distinti nella fiorente scena musicale di Dublino e colpisce “come pesi massimi del calibro di Fontaines DC e The Murder Capital” (Chris Hawkins, BBC Radio 6).

Il 2022 è stato l’anno del loro debut album, Delusions of Grandeur. L’album è un’epica introduzione al rombo psichedelico della band che giustappone imponenti muri di distorsione con melodia sdolcinata e hook sfacciati. Sostenuto da importanti magazine di settore come CLASH Magazine, The Line of Best Fit, GoldenPlec, BBC Radio 1, DJ Gemma Bradley e molti altri, e avendo ottenuto il supporto di Spotify con playlist su All New Punk (Cover Artists), The Punk List e Alternative Ireland, così come Fresh Rock e Best New Bands di Amazon Music, i Thumper quest’anno sono stati onnipresenti tra gli ascoltatori di musica e i frequentatori di festival. Tuonando nelle classifiche radiofoniche ESNS i Thumper sono stati trasmessi su radio inglesi e internazionali come BBC 6 Music, BBC Radio 1, Radio X, KEXP, Kink, Kerrang e molti altri, oltre ad aver fatto spettacoli televisivi degni di nota su Tommy Tiernan Show e Other Voices di RTE.

Mentre Delusions of Grandeur presenta molti omaggi al rock alternativo classico come Weezer, Pixies e The Dandy Warhols, è anche intriso dell’influenza di contemporanei come Viagra Boys, King Gizzard, Shame e persino Idles nella loro forma più psichedelica. In altri punti, la natura esplosiva della sua produzione ricorda gli alunni dell’introspezione irlandese alla My Bloody Valentine in Loveless o i veterani no wave Sonic Youth in Daydream Nation. Questo roboante processo di registrazione è più evidente che mai nell’atto finale del disco: la suite di 20 minuti “Overbite” composta da tre canzoni registrate ed eseguite come un unico lungo pezzo. Questo epico tentativo di andare oltre lo schema di ciò che una “canzone” può essere in parte giustificato dal titolo dell’album.

Il 2022 ha visto i Thumper essere “Future Headliners” su BBC Across the Line, suonare al Reading e al Leeds Festival.

Deadletter

Provenienti dallo Yorkshire ma ora i pianta stabile a South London, i Deadletter si situano a metà tra la divertente furia dei The Fall e i ritmi sbilenchi dei Talking Heads, in una tensione di ballabile post- punk che esplora il lato più oscuro dell’esistenza attraverso una leggera lente narrativa.

Iniziano a muovere i primi passi come support band di artisti del calibro di Squid, Viagra Boys e Pip Blom, per poi farsi notare per i loro live elettrizzanti. Senza soluzione di continuità, passano da versi informali a un mix di pura furia post-punk e ritmi irresistibili, affrontando temi come la burocrazia, la perdita dell’identità personale e il consumismo moderno.
Il nuovo singolo “Pop Culture Connoisseur“, prodotto da Theo Verney (TRAAMS, Lazarus Kane, FEET), vede il cantante e frontman Zac Lawrence passare dalla produzione politicizzata delle uscite precedenti a una narrativa più ironica incentrata sul caso del PC Read, un agente di polizia licenziato per aver rubato delle ciambelle da un distributore automatico. Oltre a fungere da emblema dell’abuso di potere da parte di coloro che lo detengono e il loro sentirsi al di sopra della legge, il brano contempla anche il modo in cui la moralità moderna si lega così spesso alle dinamche delle pubbliche relazioni. Il singolo con cui i Deadletter hanno debuttato nel 2020 “Good Old Days” è stato un chiaro indicatore stilistico della visione della band ed è stato suonato sia su BBC regionale che su BBC 6Music, oltre ad essere stato aggiunto alla playlist “Introducing” di BBC 6Music. Il singolo successivo “Fit For Work” è stato trasmesso sia dalla BBC regionale che da 6Music da Steve Lamacq e Tom Robinson. Il brano è stato anche realizzato come “Tip of the Week” di Huw Stephens su BBC Radio 1, e una sessione live del brano è stata riprodotta anche nel suo programma di presentazione su Radio 1. Il terzo singolo “Fall of the Big Screen” è stato trasmesso da Steve Lamacq (che ha scelto la band come suo ‘Spotlight Artist’) e Tom Robinson su BBC 6Music, e Gemma Bradley su Radio 1. Ad oggi, i Deadletter sono ampiamente apprezzati da artisti e stampa del calibro di The Guardian, DIY Magazine, Loud And Quiet , So Young Magazine, Upset Magazine, Gigwise e altro ancora.

Panchiko

Il 21 luglio 2016, un utente ha pubblicato sulla bacheca /mu/ di 4chan una foto di un CD demo che aveva scoperto in un negozio di beneficenza Oxfam a Nottingham, nel Regno Unito, intitolato D>E>A>T>H>M>E> T>A>L, presumibilmente pubblicato nel 2000. L’ascoltatore ha caricato l’audio del disco su siti di condivisione di file e successivamente su YouTube, dove ha iniziato a circolare nei forum web. Fin da subito una schiera di fan si unì per risolvere il mistero dietro le origini del misterioso disco, finché alla fine, una band locale di Nottingham da tempo defunta che si faceva chiamare Panchiko, scoprì che il loro album (limitato a 30 copie) si era diffuso viralmente su Internet decenni dopo.

A grande richiesta, i Panchiko si sono riuniti di nuovo per partire in un lungo tour che ha registrato il tutto esaurito negli Stati Uniti e nel Regno Unito, al termine del quale hanno pubblicato un nuovo LP intitolato Failed at Math(s) seguito da un nuovo tour ampliato negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa.

Angelica

Angelica, al secolo Angelica Schiatti, è una cantautrice originaria di Monza. 

Nel 2019 Angelica inaugura la sua avventura solista con l’album “Quando finisce la festa“, che ha riscosso ottimi feedback di pubblico e critica portandola a esibirsi nei principali club e festival italiani tra cui MI AMI 2019, Home Festival e Zoo Music Fest.

Nello stesso anno, Angelica viene scelta per aprire il tour italiano di Miles Kane, cantautore inglese co fondatore insieme ad Alex Turner dei Last Shadow Puppets, e stringe una partnership con Gibson per il tour e la registrazione dell’album. A novembre 2019 collabora con l’attore Giacomo Ferrara (lo “Spadino” dell’acclamata serie Netflix Suburra) per il singolo “Vecchia novità”.

Nel 2020 Angelica si esibisce in streaming per Levi’s e per Patrizia Pepe.

Nello stesso anno pubblica i singoli “C’est Fantastique”, “Il momento giusto” e “L’ultimo bicchiere”, trittico di brani che ha anticipato la pubblicazione, a febbraio 2021, del nuovo album di inediti “Storie di un appuntamento”, presentato al pubblico con un live streaming intimo, potente e allo stesso tempo leggero.

Alessandro Cortini

Nato in Italia e ora residente a Berlino dopo molti anni negli Stati Uniti, la notorietà di Alessandro Cortini è esplosa quando si è unito al rivoluzionario gruppo rock industrial Nine Inch Nails, principalmente scrivendo e arrangiando le parti di elettronica per la band. Più recentemente è tornato allo strumento che ha catturato maggiormente la sua attenzione in gioventù, la chitarra. Mentre lavorava in collaborazione e faceva molti tour insieme alla band, Cortini ha incubato un distinto miscuglio di progetti solisti che saliti alla ribalta e al plauso della critica. Con il moniker Sonoio, Cortini ha pubblicato una raccolta di album synth-pop culminata nella celebre uscita dell’anno scorso per la venerata etichetta sperimentale di New York, Dais. Sotto gli alias di Skarn e Slumberman ha creato un mondo parallelo di techno hardcore in cui si dispiega l’inimitabile stile per cui è più conosciuto. Le collaborazioni con Merzbow, Don Buchla e Lawrence English hanno presentato tutte nuovi aspetti dell’arte di Cortini, che catturano la sua abile capacità di sperimentazione.

Ma l’apice della sua produzione di Cortini si avverte con maggior passione nei lavori pubblicati sotto il suo vero nome, a partire dal trittico di album per Important Records, ‘Forse 1‘ del 2013, a cui hanno fatto seguito ‘Forse 2‘ e ‘Forse 3‘. Pezzi drone accuratamente sagomati piroettano senza sforzo sul suo acuto senso del pop, che ha fornito un accompagnamento appropriato ai due album che sono emersi su Hospital Productions di Dominick Fernow nello stesso periodo: ‘Sonno‘ e ‘Risveglio‘, opere che abitano un terreno più oscuro e forse più astratto. Con l’uscita di ‘Avanti‘ nel 2017, si entra in modo più esplicito in un terreno più intimo che per tutto il tempo era stato inesorabilmente sentito, ma rimasto sfocato e ai margini. La capacità di Cortini di immergersi in una musica profondamente toccante è sostenuta e messa in tensione grazie all’uso di strumenti analogici utilizzati nella produzione dell’album. La presentazione dal vivo dell’album è stata arricchita da una controparte visiva emotiva proveniente dagli archivi cinematografici privati della sua famiglia e, dopo la sua performance principale al Berlin Atonal 2016, ha intrapreso una lunghissima in tournée in tutto il mondo.

L’ultimo lavoro da solista, “Volume Massimo“, è un’importante uovo capitolo nella sua carriera discografica e in quel tipo di elettronica profonda, malinconica e raffinatissima che lo contraddistingue. Apparso sulla prestigiosa etichetta indipendente Mute, ‘Volume Massimo’ alimenta l’equilibrio tra composizione analogica e dissonanza catartica nel territorio della beatitudine.

Loraine James

Loraine James è cresciuta a Enfield, nel nord di Londra ed è stata attratta dal mondo della musica grazie all’eclettico amore per la musica di sua madre, e ringrazia il multiculturalismo della sua città per aver “allargato le sue orecchie” durante l’adolescenza. Ha preso lezioni di pianoforte da bambina, mentre le lezioni al college, e successivamente al corso di musica commerciale della Westminster University, hanno facilitato il suo incontro con gli strumenti di base per la produzione digitale. Il suo approccio musicale mostra una vorace curiosità musicale e un approccio eccitante e impareggiabile al fare musica.

La sua ampia esposizione al jazz, all’elettronica, al drill e al grime del Regno Unito, riassemblati attraverso le sue capacità intuitive e l’approccio intimo, quasi “diaristico” al fare musica, possono essere ascoltati nel colorato miscuglio del suo album d’esordio su Hyperdub “For You And I“ che è stato accolto molto positivamente quando è stato pubblicato alla fine del 2019, ottenendo ottime recensioni da parte di Pitchfork, Line of Best Fit, Mixmag e album dell’anno sia su DJ Mag che su Quietus nel Regno Unito, oltre a un solido supporto radiofonico. Seguì un fitto programma live con headliner e band di supporto come Telefon Tel Aviv, Jessy Lanza e Holly Herndon, oltre a richieste come remixer, prima che il Covid fermasse tutto.

Loraine ha approfittato del Lockdown per lavorare al suo EP Nothing, sempre per Hyperdub nel 2020, oltre a pubblicare EP su Bandcamp e un numero costante di remix, da Jessy Lanza a Gordi a molti altri per affinare le sue abilità, oltre a iniziare uno spettacolo mensile a NTS radio ed esibirsi al festival musicale annuale di Adult Swim. Loraine ha completato e pubblicato il suo terzo album Reflection nel giugno 2021. Ha anche registrato l’omonimo album di debutto con il suo alias ambient-adiacente, Whatever The Weather, in arrivo nella primavera del 2022 su Ghostly International. In contrasto con la sua sensibilità alla musica da club percussiva, con WTW usa improvvisazioni alla tastiera e sperimentazione vocale per modellare l’atmosfera, l’umore e il tono.

A ottobre dello stesso anno, la musicista e producer pubblica Building Something Beautiful For Me, questa volta a nome Loraine James: una raffinata rielaborazione ricca di spunti nuovi e originali del lavoro del compositore Julius Eastman.

Kiwi Jr.

I Kiwi Jr. sono una band indie rock canadese originaria di Toronto formata da Jeremy Gaudet (vocals), Mike Walker (bass), Brohan Moore (drums), and Brian Murphy (guitar)

Pubblicano il loro primo album “Football Money” nel 2019 sulla canadese Mint Records, per poi passare sotto contratto con la prestigiosa Sub Pop, su cui usciranno “Cooler Returns” del 2021 e “Chopper” ad agosto 2022. 

Prodotto da Dan Boeckner, figura di spicco nel panorama indie canadese, nonché fondatore dei Wolf Parade e attuale chitarrista degli Arcade Fire, “Chopper” rappresenta un’evoluzione stilistica per la band, che arricchisce il loro guitar pop di synth e tinte al neon, malinconia pop futuristica e un approccio più fresco ai testi. Accolto con entusiasmo dalla stampa musicale, ha ottenuto un 7/10 da Pitchfork, è stato Album of the Week su Blooklyn Vegan e MOJO e Album of the Day su Bandcamp, oltre a una serie di recensioni positive su testate come il New Yorker, Allmusic, Louder than War tra le più importanti.

Nosaj Thing

Jason Chung, in arte NOSAJ THING è nato e cresciuto a Los Angeles. Pubblica attivamente musica e si esibisce da oltre 15 anni, cioè dai suoi primi live nei primi anni 2000 presso il locale DIY di DTLA The Smell, passando per l’apertura di The xx e The Weeknd, fino alle esperienze come headliner nelle line up dei festival in tutto il mondo, sempre in collaborazione con importanti visual artists come Bureau Cool e Daito Manabe.

Ha prodotto brani per Kendrick Lamar, Kid Cudi, Juliana Barwick e molti altri, ed è stato commissionato da un elenco di artisti ampio e diversificato tra cui Philip Glass, Charlotte Gainsbourg e Flying Lotus. Tuttavia, è proprio attraverso i suoi EP e album che Nosaj Thing esprime a pieno la sua anima trasversale tra generi e le ispirazioni, spingendo la musica sperimentale in un corpo di lavoro ultraterreno,solido ed evocativo: dal primissimo Views / Octopus EP (2006), ai seguenti Drift (2009), Home (2013), Fated (2015), No Reality EP (2016), Parallels (2017) e No Mind (2020).

Dopo aver fondato Timetable Records nel 2013, l’artista multidisciplinare ha continuato a realizzare colonne sonore per film, sfilate di moda e installazioni artistiche. Nel 2020 Chung ha firmato con LUCKYME records, con cui ha pubblicato il suo ultimo album, Continua, nell’autunno del 2022.

Christian Löffler

L’arte di Christian Löffler è fortemente ispirata dal suo ambiente. Vive e lavora, sia come pittore che come musicista, nella remota penisola di Darss, nel nord-est della Germania, e il suo atelier si trova all’interno di una rustica capanna di tronchi circondata da una vegetazione selvaggia che si affaccia sul Mar Baltico. 

Luogo che gli ha fornito la solitudine necessaria per il suo lavoro caratterizzato da una forte introspezione, influenzandolo allo stesso tempo attraverso i suoi aspri paesaggi in un continuo dialogo creativo tra artista e natura. Questo isolamento bucolico, tranquillo e intenso per natura, ha definito il corpus di opere di Löffler, sia visive che musicali, nel corso degli anni.

Dopo il suo debut album nel 2012, A Forest, Löffler pubblica il suo secondo album Mare nel 2017. In Mare, può essere percepita ogni parte del suo ambiente presente grazie al field recording del suo atelier. Il risultato è un viaggio organico attraverso la sua casa e il suo luogo di lavoro ricchi di natura. Nel 2019 Löffler continua a trarre ispirazione dall’importanza dell’ambiente circostante. Prende il nome dalla città in cui risiede, Graal (Prologue) e contiene musica creata in un periodo in cui Löffler era costantemente in tournée: schizzi di melodie scritte per strada. Le sei tracce risultanti dell’album hanno un aspetto minimale e concentrato, dato dal ritorno alle origini che Löffler ha adottato quando ha lavorato su queste idee approssimative.

È stato seguito da Lys, che funge da sequel e contrasto con Graal. L’idea dell’intero progetto è che abbia una dicotomia organica – mentre Graal è stato creato on the road (Löffler lo paragona a un diario di viaggio), il seguito è un classico album in studio, creato nel suo studio di registrazione casalingo. Lys, tuttavia, cattura qualcosa di ancora più fondamentale in natura: la luce. “Mi sono reso conto che la luce è diversa nel nord della Germania, e questo è diventato un tema generale per l’album”, spiega Löffler. “Prima avevo Mare e Forest, e ora è diventato leggero”, da qui il titolo dell’album, che in danese significa “luce”. Entrambi gli album erano anche accompagnati dall’arte di Löffler; una serie di schizzi e dipinti monocromatici disegnati a mano che sono serviti da ispirazione per la musica. Nel 2020 invitato dalla principale etichetta di musica classica del mondo, Deutsche Grammophon, Löffler ha rielaborato brani di Beethoven, così come di altri leggendari compositori di musica classica tedeschi come Wagner e Bach, per creare il suo ultimo album Parallels. Infondendo nuova vita alle composizioni classiche, Parallels invita una nuova generazione di amanti della musica a scoprire il ricco patrimonio della musica classica e ad esplorare gli archivi storici di Deutsche Grammophon.

Ceri Wax

CERI WAX è il progetto solista di stampo elettronico di Ceri, uno dei produttori e dj tra i più iconici, innovativi e influenti della scena italiana. Musicista e producer a tutto tondo, con i suoi beat e la sua sensibilità artistica ha definito il suono degli ultimi anni, portando un sound fresco e innovativo e dando f0rma ad un nuovo immaginario. Se come produttore ha saputo delineare il suono del nuovo panorama urban/pop (collaborando con artisti del calibro di Mahmood, Marco Mengoni, Coez, Frah Quintale, Franco126..), il suo percorso solista lo porta ad esplorare mondi diversi e più personali, ricercando una sua dimensione inedita volta verso sonorità elettroniche e l’energia ritmica della musica da club.

Il nuovo progetto si chiama “WAXTAPE”, un album pubblicato sottoforma di quattro Movimenti, arricchendosi di nuove tracce ad ogni release, per un totale di 29 brani. WAXTAPE è il ritmo di CERI WAX, è l’energia viva del clubbing e la voglia di dancefloor inteso come rito collettivo e profondo. Il disco contiene il singolo “Solo Insieme”, la cui release è stata accompagnata da un video ufficiale realizzato in UK candidato come miglior video al “Berlin Music Video Awards 2022” e ali’ “Oslo Film Festival”.

Il disco è stato presentato per la prima volta dal vivo in un tour estivo partito da Parigi e che ha toccato le principali città e festival italiani, come Miami Festival, Spring Attitude e Apolide Festival.

L’archivio musicale di CERI WAX continua a crescere e alle uscite “ufficiali”, si affiancano release legate al nuovo progetto INIT, una serie di EP dedicati alla scena club che verranno rilasciati solo su Soundcloud e Bandcamp.

Miss Grit

Miss Grit è l’alter ego cybernetico, post-umano e non-binario di  Margaret Sohn, polistrumentista di origini coreane di base a New York.

Il progetto nasce nel 2018 al college e già nei primi due EP, “Talk Talk” del 2019 e “Impostor” del 2021, è presente in modo sempre più netto e predominante il tema dell’identità e della soggettività in una società sempre più tecnocentrica come quella contemporanea. Questa forte impronta narrativa, musicalmente espressa sotto forma di elettronica pop con alternanza di synth, chitarre e derive noise, trova la sua realizzazione definitiva nel suo debut album “Follow The Cyborg“, pubblicato  Il 24 febbraio su Mute Records e anticipato dai singoli “Nothing’s Wrong” e “Like You“.

 

Editors

 

Anticipato dai singoli Heart Attack e Karma Climb, EBM è il primo disco uscito dopo l’ingresso ufficiale nella formazione inglese – capitanata dal carismatico frontman Tom Smith al quale si aggiungono Justin Lockey, Elliott Williams, Russell Leetch e Ed Lay –  di Benjamin John Power aka Blanck Mass, già membro del duo electro-noise Fuck Buttons, dopo una collaborazione di oltre cinque anni che era culminata nella partecipazione come produttore aggiunto sul disco precedente “Violence” e nella pubblicazione di “The Blanck Mass Sessions”, contenente le versioni dei brani realizzate durante le sessioni di registrazione svolte insieme.

Un disco che ha già raccolto il consenso di pubblico e critica: EBM riporta la band a fare ciò che faceva al meglio, al tempo stesso spingendo le cose avanti (NME). E ancora: espandersi verso nuovi suoni è tutt’altro che facile, ma EBM rappresenta una transizione senza soluzione di continuità di generi. Gli Editors riescono ad adottare un approccio industrial pur mantenendo i loro sound passati, dando vita a momenti che fondono sperimentazione e incorporazione (Consequence of Sound).

EBM inaugura dunque la nuova era di una delle band più rilevanti, intriganti e durature della scena inglese. Una band che, in ben 17 anni di carriera, non si è mai fermata.

L’album conferma infatti la tendenza al cambiamento e alla ricerca sonora, a partire dal suo titolo: EBM infatti non è solo l’acronimo di Editors e Blanck Mass, ma anche un riferimento voluto alla Electronic Body Music, il sound nato negli anni Ottanta e che ha enormemente influenzato il nuovo materiale del gruppo, dove i synth industrial sulla falsariga di gruppi come Nitzer Ebb, Front 242 e D.A.F. martellano pesantemente fra luci stroboscopiche, macchine del fumo e l’odore del cuoio e della pelle.

L’ingresso di Power nella band ha significato inoltre che, per la prima volta nella storia degli Editors, la scrittura dei brani non è partita dal frontman Tom Smith, che ha definito l’innesto di Blanck Mass “una botta di adrenalina nel nostro processo creativo”. L’occasione quindi per mescolare nuovamente le carte e per raggiungere un punto di incontro del tutto inedito fra l’anima più pop di un produttore noise e le radici goth-rock di una band capace di riempire gli stadi.

Gli Editors non sono mai rimasti fermi a livello creativo e, sin da quando hanno mosso i primi passi come semplice band composta da amici di università a Birmingham, hanno sempre cercato di sorprendere e di non scrivere mai album prevedibili, senza paura di spiazzare il proprio pubblico.

Se con i primi due splendidi album – l’esordio “The Back Room” del 2005 che ricevette una nomination per il Mercury Prize e il secondo “An End Has A Start” (2007) capace di raggiungere la prima posizione delle classifiche britanniche – la band di Tom Smith era stata inserita nel novero delle band indie rock anni Zero (Franz Ferdinand, Bloc Party, Interpol), già dalla svolta synth di “In This Light and on This Evening” del 2009 è apparso chiaro a tutti che gli Editors non potevano essere incasellati in un unico filone musicale.

Indie rock, post punk, new wave, synth pop, canzoni da stadio: la band inglese ha messo insieme tutto questo con personalità, in vent’anni di carriera vissuti sempre ad altissimi livelli creativi e di riscontro del pubblico. Non a caso tutti i loro precedenti album sono stati in Top 10 UK, e  due si sono piazzati al #1. Il loro ultimo tour nel 2020 li ha visti esibirsi all’OVO Arena di Wembley per il più grande show da headliner di sempre, dimostrando così quanto il loro pubblico sia sempre stato in costante crescita. Hanno sempre riscosso grande successo anche dall’altra parte del canale, con date sold out e performance da headliner a diversi festival in Europa e nel mondo. Il segreto della loro longevità potrebbe essere la capacità di evolversi continuamente nel sound, pur rimanendo sempre ben radicati alla loro visione, come hanno dimostrato ancora una volta con EBM.