“LUB DUB”, undici tracce come tappe di un viaggio in un’intimità seducente e straziante. Un disco che trova nella sensibilità emozionale dell’ascoltatore il suo interlocutore privilegiato. Espressione dell’anima di una band che ha scelto di non rinunciare alla propria libertà espressiva, ma di farne un baluardo.
“Lub Dub” è il ritornello del cuore di tutti. Che si fa canto di gioia o di dolore, d’amore o di odio, che si fa sussurro o urlo, battito o palpito. Perché il petto non solo batte, ma canta, parla, urla, bisbiglia.
Gli A Toys Orchestra sono tra le più longeve ed autorevoli band italiane che, contro ogni trend e moda passeggera, continuano ad utilizzare per le loro canzoni la lingua inglese, molto più nelle proprie corde per ovvi motivi legati al genere da loro proposto.
Il primo disco ufficiale della band, Job, risale al 2001. Da allora i toys sono riusciti a ritagliarsi una rispettosissima fetta di pubblico che nom ha fatto che crescere di giorno in giorno, di disco in disco, di canzone in canzone.
Grazie alla loro magica formula che unisce i classici del pop rock ad una verve melodica e compositiva unica ed originale ( che fa di Enzo Moretto uno dei migliori songwriter Italiani), alle loro mille partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive italiane ed estere ed alla loro innata attitudine nel riuscire ad allacciare ponti con il cinema e la televisione (vedi la partecipazione alla trasmissione di Fabio Volo nel 2012 le tantissime sincronizzazioni e colonne sonore degli ultimi anni) i Toys si apprestano oggi a proseguire con la loro storia attraverso il battito cardiaco di queste ultime 11 canzoni che compongono la tracklist di Lub Dub.
Senz’altro uno dei dischi più intensi ed emozionali degli A Toys Orchestra.