Bikini Kill

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    Le Bikini Kill sono tornate. La notizia della loro reunion è stata diffusa lo scorso aprile insieme all’annuncio di un tour mondiale che le porterà in Italia a giugno per una data a Bologna e una a Milano. Alla formazione originaria composta da Kathleen Hanna, Tobi Vail e Kathi Wilcox, si unirà Erica Dawn Lyle, che prenderà il posto dello storico chitarrista Billy Karren.

    La band punk femminista e capofila della scena Riot Grrrl nasce nel 1990 a Olympia, nello stato di Washington, e nella sua prima formazione vede Kathleen Hanna alla voce, Tobi Vail alla batteria, Billy Karren (a.k.a. Billy Boredom) alla chitarra e Kathi Wilcox al basso.

    La loro attività di istigatrici del movimento Riot Girrrl passa non solo attraverso la loro produzione musicale, l’attitudine punk, i testi dalla forte connotazione politica e le provocatorie esibizioni dal vivo, ma anche attraverso la prolifica pubblicazione di una zine auto-prodotta chiamata “Bikini Kill”, da cui il nome della band.

    Iniziarono a girare in tour nel 1991, dopo la pubblicazione del demo “Revolution Girl Style Now!”, e, oltre a esibirsi più volte negli Stati Uniti, arrivarono a suonare in Europa, Australia e Giappone. Dopo la loro primissima uscita in fedele stile DIY, pubblicarono un EP omonimo prodotto  da Ian MacKaye dei Minor Threat/Fugazi, seguito dal loro debut album “Pussy Whipped”, uscito nel settembre del 1993. Sempre nello stesso anno venne pubblicato “Yeah Yeah Yeah”, lo split album insieme alle britanniche Huggy Bear, loro compagne di lotta oltreoceano, con cui intrapresero un nuovo tour da cui è stato tratto il documentario “It Changed My Life: Bikini Kill in the UK”.

    Negli anni seguenti il movimento Riot Grrrl ricevette un’attenzione in costante crescita e, di pari passo, crebbe anche la fama delle Bikini Kill, consacrate nell’immaginario comune come pioniere e rappresentanti del movimento. La band si è sempre impegnata a incoraggiare donne e ragazze non solo a lottare per la propria affermazione e per i propri diritti, ma anche a farlo fondando una band per esprimersi attraverso la musica. Esattamente come è successo a loro, folgorate da un’esibizione delle Babes in Toyland che incitavano le donne presenti tra il pubblico a partecipare attivamente alla lotta femminista attraverso il punk. A loro, insieme a tante altre musiciste perlopiù underground, si deve una grossa spinta verso la creazione di un vero e proprio network, che ha permesso a tante donne di entrare a contatto tra loro, condividere gli stessi ideali e la stessa esigenza di esprimerli attraverso musica e l’arte.

    Nel 1996 pubblicarono il loro ultimo album, “Reject All American”, e un anno dopo si sciolsero per intraprendere nuovi percorsi: Karren, Vail e Wilcox continuarono a suonare insieme con i Frumpies, mentre Kathleen Hanna intraprese la carriera solista con un progetto chiamato Julie Riun, da cui poi prenderanno vita nel 1998 i Le Tigre.

    Dovranno passare circa vent’anni affinché la band si riunisca di nuovo: prima nel 2017, in via non del tutto ufficiale, per suonare in occasione della presentazione di un libro, e la seconda volta, quella definitiva, nella primavera del 2019, annunciando il ritorno sulle scene con un tour mondiale che arriverà anche in Italia a giugno.