Provenienti dallo Yorkshire ma ora i pianta stabile a South London, i Deadletter si situano a metà tra la divertente furia dei The Fall e i ritmi sbilenchi dei Talking Heads, in una tensione di ballabile post- punk che esplora il lato più oscuro dell’esistenza attraverso una leggera lente narrativa.
Iniziano a muovere i primi passi come support band di artisti del calibro di Squid, Viagra Boys e Pip Blom, per poi farsi notare per i loro live elettrizzanti. Senza soluzione di continuità, passano da versi informali a un mix di pura furia post-punk e ritmi irresistibili, affrontando temi come la burocrazia, la perdita dell’identità personale e il consumismo moderno.
Il nuovo singolo “Pop Culture Connoisseur“, prodotto da Theo Verney (TRAAMS, Lazarus Kane, FEET), vede il cantante e frontman Zac Lawrence passare dalla produzione politicizzata delle uscite precedenti a una narrativa più ironica incentrata sul caso del PC Read, un agente di polizia licenziato per aver rubato delle ciambelle da un distributore automatico. Oltre a fungere da emblema dell’abuso di potere da parte di coloro che lo detengono e il loro sentirsi al di sopra della legge, il brano contempla anche il modo in cui la moralità moderna si lega così spesso alle dinamche delle pubbliche relazioni. Il singolo con cui i Deadletter hanno debuttato nel 2020 “Good Old Days” è stato un chiaro indicatore stilistico della visione della band ed è stato suonato sia su BBC regionale che su BBC 6Music, oltre ad essere stato aggiunto alla playlist “Introducing” di BBC 6Music. Il singolo successivo “Fit For Work” è stato trasmesso sia dalla BBC regionale che da 6Music da Steve Lamacq e Tom Robinson. Il brano è stato anche realizzato come “Tip of the Week” di Huw Stephens su BBC Radio 1, e una sessione live del brano è stata riprodotta anche nel suo programma di presentazione su Radio 1. Il terzo singolo “Fall of the Big Screen” è stato trasmesso da Steve Lamacq (che ha scelto la band come suo ‘Spotlight Artist’) e Tom Robinson su BBC 6Music, e Gemma Bradley su Radio 1. Ad oggi, i Deadletter sono ampiamente apprezzati da artisti e stampa del calibro di The Guardian, DIY Magazine, Loud And Quiet , So Young Magazine, Upset Magazine, Gigwise e altro ancora.