DIIV

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    I DIIV nascono nel 2011 come band di supporto per il progetto solista di Zachary Cole Smith, già batterista dei Beach Fossils ed ex-chitarrista dei Soft Black. Smith risente profondamente delle influenze di band come i My Bloody Valentine, i Nirvana e i Sonic Youth, suonando quello che viene definito un nu-shoegaze con ispirazioni che vanno dal krautrock al post punk, dove il suono è allo stesso tempo scuro ma etereo, sognante in senso malinconico, doloroso e tormentato.

    La band, la cui prima formazione comprendeva il chitarrista Andrew Bailey, il bassista Devin Ruben Perez e l’ex-batterista degli Smith Westerns Colby Hewitt, inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Dive, ma fu costretta a cambiare nome per un’omonimia con una band industrial belga di inizio anni 90. I primi due singoli “Sometime” e “Human” vengono pubblicati nell’ottobre 2011, subito dopo la firma del contratto con la Captured Tracks, etichetta che accompagnerà la band dal primo album “Oshin” del 2012 fino all’ultimo “Deceiver” del 2019. Dopo la pubblicazione dell’album la band parte in tour, con l’aggiunta di Colin Caulfield come nuovo chitarrista e tastierista. Un anno dopo, nel 2013, iniziano una serie di problemi dovuti all’abuso di sostanze da parte di Zachary, che viene arrestato per possesso di droga poco prima di esibirsi a un concerto a Hudson, New York. A gennaio 2014 il musicista inizia un percorso di riabilitazione, durante il quale continuerà a scrivere tantissima musica componendo circa 150 brani, compreso il materiale per il nuovo album che verrà registrato a Brooklyn nel marzo di quello stesso anno. Hewitt lascia la band all’inizio delle registrazioni e viene sostituito da Ben Newman, che registrerà tutte le parti di batteria di “Is The Is Are”, un ambizioso doppio LP di 17 tracce, che subito dopo la sua pubblicazione entra nella 200 Albums Chart di Billboard. Dopo soltanto un anno la band è di nuovo costretta a fermarsi e ad annullare il tour europeo del 2017 per i continui problemi di droga di Zachary, che attraverso un post sul profilo Instagram della band fa sapere al pubblico che è seriamente intenzionato a curarsi in un centro di riabilitazione. A questa scelta seguirà la rottura con Devin Ruben Perez, accusato dallo stesso Zachary di aver espresso opinioni razziste, sessiste e antisemite in un vecchio post. Il suo posto sarà preso da Colin Caulfield, già membro della band dal 2012. Zachary Cole Smith entra ed esce dai centri di riabilitazione fino al 2018, anno della sua rinascita personale, in cui la band seguirà i Deafheaven in tour come gruppo d’apertura. Il processo di scrittura di Zachary è prolifico come sempre e la band è pronta a entrare in studio a marzo 2019 insieme al produttore Sonny Di Pierri (M83, Nine Inch Nails, My Bloody Valentine) per registrare “Deceiver”, il loro terzo album, pubblicato il 4 ottobre su Captured Tracks e anticipato dai singoli “Skin Game”, “Taker” e “Blankenship”. L’album è una profonda discesa nell’inferno personale di Zachary Cole Smith, che ci trascina nell’abisso delle sue dipendenze indicando quanto brilla la luce del sole quando dopo aver rischiato di affogare si riesce a tornare a galla. La rinascita avviene quando tutto cade a pezzi. DIIV – Zachary Cole Smith [voce, chitarra], Andrew Bailey [chitarra], Colin Caulfield [voce, basso] e Ben Newman [batteria] – creano la colonna sonora per la resurrezione personale sotto il pesante peso della catarsi metallica sostenuta da chitarre robuste e tensione vocale che quasi si spezza, ma mai del tutto…Lo stesso si potrebbe dire del viaggio che questi quattro musicisti hanno intrapreso per arrivare al loro terzo album. Tra bugie, amicizie interrotte e promesse non mantenute, si inizia a far chiarezza. “Conosco tutti nella band da dieci anni, sia individualmente che come DIIV da almeno gli ultimi cinque anni”, dice Cole. “In Deceiver, parlo di lavorare sulle relazioni nella mia vita, ripararle e accettare la responsabilità nei casi in cui ho fallito. Ho dovuto riavvicinarmi alla band. Non è stato come ricominciare da una tabula rasa, ma è stato un nuovo inizio. Ci è voluto del tempo, come con tutti gli altri nella mia vita, ma siamo cresciuti tutti insieme e abbiamo imparato a comunicare e collaborare”. Un vortice ha portato diiv lì.

    Fabio De Marco – fabio@dnaconcerti.com

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