“L’inestinguibile hitmaker di Philly”, come ama scherzosamente definirsi lui stesso, tornerà presto in Italia per presentare dal vivo (watch my moves), il nono album della sua brillante carriera musicale, uscito ad aprile 2022 sull’etichetta Verve, nota per essere la casa discografica di alcuni dei più grandi jazzisti della storia.
“Penso sempre alla musica come a qualcosa di catchy, anche se è fritta o sfrigolata” dice “è la mia versione di una cosa classica: si muove avanti e indietro allo stesso tempo.“
Nel suo ultimo album, (watch my moves), Vile indirizza i suoi talenti come cantante, cantautore, polistrumentista e produttore in direzioni inaspettate, e il risultato è un album vibrante ma meditativo, sostenuto dal fascino rilassato e dallo spirito curioso di Vile. Ogni testo è stato cesellato in un aforisma, ogni fioritura di chitarra distorta o mormorio di un sintetizzatore contribuiscono a creare quel pop “fritto”, come lo definisce lui. “Si tratta di scrivere canzoni. Si tratta di testi. Si tratta di dominare tutti i campi della musica“, dice del suo nono album e primo in collaborazione con una major, la Verve Records.
(watch my moves) risale a un periodo in cui Vile, i cui impegni tra tour e studio di registrazione erano praticamente costanti, è rimasto stranamente fermo in un solo posto. La sua mente però era sempre in movimento, impegnata a comporre testi “puntinisti”, sognando ritornelli luccicanti e affacciandosi su altre dimensioni. “Il mio passatempo preferito in quei giorni era sedermi a bere il caffè la mattina dopo la colazione vicino alla finestra, leggere e ascoltare Sun Ra, con il sole che splende attraverso gli alberi della foresta“, dice Vile. “Questo disco racchiude tutto ciò: vivere due anni rimanendo nella mia zona, ma viaggiando per tutto il tempo nel mio cervello, al piano o alla chitarra.”
L’album prende il nome da un frammento del brano “Mount Airy Hill (Way Gone)“, che ha una parte di chitarra che sembra una nuvola di cotone sostenuta dalla voce di Vile che inneggia a nuove danze, con la sua vista dall’alto della sommità di un santuario urbano. È il fulcro spirituale e musicale di (watch my moves), che mette in mostra la potenza del songwriting di Vile e la sua capacità di cristallizzare i momenti nei suoi testi.
Gran parte di (watch my moves) è stato registrato all’OKV Central, l’home studio di Vile a Filadelfia, costruito insieme al suo amico Adam Langellotti. “Quando Waylon Jennings è diventato un artista country fuorilegge, gli piaceva registrare a Hillbilly Central, che era lo studio di Tompall Glaser“, dice Vile. “OKV Central è la mia versione a Mount Airy. Qui sono rientrato nel mio, e allo stesso tempo sto tornando alle mie radici di home-recording.”
Vile ha lavorato a (watch my moves) anche al Mant Sounds, lo studio di Los Angeles del suo collaboratore di lunga data Rob Schnapf, “la mia casa lontano da casa”, dice Vile. La malinconica “Cool Water” e la tentacolare cover di “Wages of Sin” di Bruce Springsteen sono state registrate lì con i Violators prima della pandemia. È tornato al Mant nell’estate del 2021 e ha registrato la dolcemente ambigua “Chazzy Don’t Mind“, un saluto alla band noise-pop di Walla Walla Chastity Belt che include contributi dei suoi membri; in seguito ha registrato altre selezioni di (watch my moves) a Los Angeles, inclusa la traccia meta-referenziale di psych-gaze “Fo Sho“.
Oltre a Schnapf, The Violators e Chastity Belt, Vile ha lavorato con collaboratori provenienti da tante diverse coordinate musicali. Il rintoccante ma esistenzialmente inquietante “Jesus On A Wire” presenta voce e pianoforte dell’artista avant-pop Cate Le Bon e batteria e percussioni della batterista Stella Mozgawa (Warpaint, Courtney Barnett); Sarah Jones (Hot Chip, Harry Styles) compare alla batteria e alle percussioni di brani come “Flyin (like a fast train)” e “Hey Like a Child“. James Stewart di Sun Ra Arkestra aggiunge il sax tenore al brano di apertura “Goin’ on a Plane Today” così come l’esplorazione spaziale allungata “Like Exploding Stones“, che è stata anche la reunion post pandemia di Vile e The Violators.
(watch my moves) è il debutto di Vile su Verve Records, un’etichetta che si adatta e alimenta la sua natura musicalmente avventurosa. “Ha semplicemente scosso le cose quando volevo fare questo disco epico”, dice Vile. “Mi siedo sempre ad ascoltare dischi jazz e mi piace l’idea di entrare in un mondo diverso…. ed è bello sentirsi una famiglia allargata con The Velvet Underground e John e Alice Coltrane.”