Parquet Courts il quartetto proveniente dal Texas di stanza a NY torna in Italia per due date per presentare il nuovo bellissimo album “Human Performance”, uscito lo scorso 8 aprile su Rough Trade!
Registrato durante il corso di un anno in un contesto di instabilità personale, 1Human Performance1 espande enormemente l’idea di cosa può essere un album dei Parquet Courts. Sono stati una delle band più acclamate degli ultimi 5 anni; questo è l’album delle conferme.
“Ogni giorno comincia, l’ansia,” inizia così la prima canzone di Content Nausea del 2014.
Human Performance riprende dove si era interrotto quel pensiero, facendo emergere le ansie della vita moderna: “Il rumore ineluttabile di NY che può essere esasperante, l’impossibile lotta contro il disordine che può essere fisico, mentale o sociale” dice il cantante, chitarrista e produttore di Human Performance Austin Brown.
Nei Parquet Courts c’è sempre stato un lato emotivo in equilibrio con quello cerebrale, ma Andrea Savage vede Human Performance come una redistribuzione di peso fra le due parti. “Ho cominciato a mettere in discussione la mia umanità e se fossi sempre così sincero come pensavo, o se a volte fingessi” dice Savage. “Mi sentivo come una sorta di apparato malfunzionante”, “Come una macchina programmata per essere umana che mostra segni di difetti”.
La sfaccettatura sonica, il tempo e lo sforzo esistenziale che ha portato alla creazione di Human Performance lo rende l’album più ambizioso dei Parquet Courts fino ad oggi. È un lavoro di enorme visione creativa nato da avversità apparentemente insormontabili.