Punto di riferimento da oltre un decennio della psichedelia contemporanea, i Wooden Shjips arrivano in Italia per presentare l’ultimo album “V” uscito a fine maggio per Thrill Jockey.
Il nuovo lavoro del quartetto composto da Omar Ahsanuddin, Dusty Jermier, Nash Whalen e Ripley Johnson arriva dopo ben 5 anni dall’ultimo album Back To Land.
Le tracce sono state scritte durante l’estate del 2017 dal cantante e chitarrista Ripley Johnson come antidoto all’ansia crescente sia politica sia personale.
Come racconta Ripley: “Abbiamo avuto enormi incendi nelle foreste appena fuori Portland. C’era una foschia intensa e strati di cenere ovunque nella città. Io ero seduto sulla mia veranda ogni sera a guardare la cenere cadere giù come la neve, il cielo sembrava bruciare. Era una atmosfera apocalittica. L’estate di solito a Portland é davvero mite e bellissima e noi stavamo lavorando a un “disco estivo”, ma il mondo esterno continuava a intromettersi e a cambiare le carte e le emozioni”.
E V ,rappresentazione anche grafica del segno di pace, è proprio un balsamo contro il rumore e la negatività, un album incentrato sul potere della pace, della bellezza e della resistenza.
Il primo singolo “Staring At The Sun” è un brano rilassato di circa 8 minuti in cui la narrazione si costruisce lentamente e i testi raccontano una spinta gentile tra il desiderio di fuga e di positività e la tensione inevitabile dell’ansia di cui non ci riesce a liberare completamente.
Il viaggiatore irrequieto Johnson ci regala canzoni itineranti come “Eclipse” e “Red Line”, entrambe vetrine per la sezione ritmica stellare di Omar Ahsanuddin e Dusty Jermier.
Il loro ineguagliabile senso del groove e restrizione lascia ampio spazio alla tastiera di Nash Whalen, libera di esprimersi. C’è movimento e urgenza in queste tracce senza aggressività, un tappeto di ritmo su cui fluttua la voce di Johnson e le linee melodiche della chitarra crescono.
Ogni canzone brilla di un suono distintamente Wooden Shjips, plasmata da un’atmosfera rilassata che ricorda l’estate. Quest’atmosfera estiva ha influenzato quasi ogni dettaglio di questo nuovo album: i toni, i tipi di delay e riverberi utilizzati, così come gli elementi del sintetizzatore che colorano le canzoni.
Le basi sono state registrate da Jason Powers presso il Types Foundry Studio a Portland. Le chitarre e la voce sono state in gran parte registrate nella casa studio di Ripley Johnson. L’album è stato mixato da Cooper Crain (Cave, Circuit Des Yeux) con cui la band ha stretto stretto un legame profondo in il tour.
I membri della band condividono da sempre l’amore per il rock classico di band come Velvet Underground e Neil Young, oltre all’amore più evidente per la scena sixties di San Francisco. Questa sensibilità e questa comunanza di gusti unisce i 4 membri della band nonostante vivano in città diverse.
V è l’album più conciso e rilassato del quartetto, un balsamo di sorta, una pausa dalla follia. Un album che esalta la bellezza della pace, della quiete, e la capacità di creare la calma in un mondo dominato da un travolgente terrore. È l’album estivo perfetto, impregnato di ottimismo e di un’energia pacifica.