“Ho scritto questo album per gestire il dolore per la perdita di alcuni cari amici. Mi sono lasciato guidare dai loro ricordi e spero che continuino a vivere attraverso la musica. È un’affermazione strana, ma a perdersi non sono stati loro, ma io.” – Cass McCombs
Heartmind è il decimo album in studio di Cass McCombs, uscito su Anti- lo scorso 19 agosto e seguito da un tour mondiale che toccherà anche l’Italia. Pitchfork ha votato l’album 8.1 e ha detto che “Across a casually sublime album, Cass McCombs is at his most confident and intentional, constantly returning to the imagery of music and the casualties of a life devoted to making and sharing art. [Attraverso un album casualmente sublime, Cass McCombs raggiunge il suo massimo grado di consapevolezza e intenzionalità, tornando costantemente all’immaginario della musica e alle casualità della vita passata a fare e condividere arte]”.
Heartmind è un album di otto canzoni simile a un viaggio tra sentimenti melodici assortiti, modellati in qualche modo per riuscire a soddisfare qualsiasi cosa un particolare ascoltatore cerchi, per rispecchiare qualunque cosa queste tracce incandescenti e tragicomiche portino. Cass ha preparato il terreno, ma è l’ascoltatore a scegliere eroi e cattivi, vincitori e vinti, battute e difficoltà.
Il singolo principale, “Unproud Warrior“, è un inno necessario di questi tempi, in cui tutti sembriamo avere opinioni sulle notizie critiche del giorno senza mai sapere cosa fare al riguardo. Citando Stephen Crane, S.E. Hinton e i fast-food, è un’allegoria sulla nostra percezione e appartenenza alla responsabilità, impostata su un paese elegante e sul dolore occidentale.
Cass ha registrato queste canzoni in più session su entrambe le coste, a Brooklyn e a Burbank, co-producendo i brani con Shahzad Ismaily, Buddy Ross e Ariel Rechtshaid, collaboratore di Cass da una dozzina di anni a partire da Catacombs del 2009. Rob Schnapf (che in precedenza aveva prodotto il debutto di Cass in ANTI, Mangy Love) ha mixato e unito bene il tutto. Wynonna Judd ha aggiunto armonie, mentre il suo fidanzato Cactus Moser un po’ di lap steel. Altri contributi provengono da Joe Russo, Kassa Overall, Danielle Haim, The Chapin Sisters, Frank LoCrasto e Nestor Gomez.
Laddove taluni possono sentire il dark humor, altri rischiano di sentire un dolore implacabile; dove alcuni potrebbero sentire un cinismo vincente, altri potrebbero sentire un nichilismo straziante. Cass scrive canzoni che parlano del suo personalissimo momento, e poi lascia agli altri la decisione sul come e sul sé parla anche del loro momento. Queste sono offerte di onestà per questi tempi assurdi, divertenti confessioni di fragilità in circostanze che spesso sembrano troppo tese anche per una risatina umile. In Heartmind, Cass entra nella zona di album a due cifre della sua carriera, un luogo quantitativamente raro per qualsiasi cantautore; ancora più raro, tuttavia, è il fatto che non sembri ancora essersi stabilizzato in un suono specifico o modello qualitativo, o di cantare lo stesso pensiero due volte (o forse anche una volta).