ANNULLATE LE DATE DEL TOUR EUROPEO
Sarà possibile richiedere il rimborso dei biglietti rivolgendosi ai circuiti di ticketing presso cui è stato fatto l’acquisto.
All Things Go” uscirà il prossimo 7 febbraio per BMG e il trio indie folk composto da Ian Hooper (USA), Claudio Donzelli (Italia) e Craig Saunders (Regno Unito), è pronto a intraprendere un tour mondiale che arriverà in Italia a maggio per tre imperdibili date a Bologna, Roma e Milano.
L’album è stato anticipato dai singoli “All Things Go“, “Lost Again” e “Tell Me What You’re Thinking“.
Un giro in ascensore a Monaco di Baviera diventa un fatidico avvenimento nell’esistenza di due anime, destinate da quel momento in avanti, a vivere incrociando le loro linee del tempo, in modo felice anche se fugace.
I Mighty Oaks hanno annunciato l’uscita del loro nuovo album con la pubblicazione del singolo “All Things Go“, che parla dell’incontro tra i genitori di Ian Hopper, una parabola sulla bellezza e sulla transitorietà del momento. “Mio padre era uno studente americano laureato a Monaco all’inizio degli anni ’80 ed è stato invitato a una cena da uno sconosciuto incontrato per strada. Incuriosito dal fatto che si trattasse di un appuntamento o meno, ed essendo uno che non diceva mai di no a un pasto gratuito, accettò l’invito. Salì in ascensore con un altro ospite della festa mentre si recava all’appartamento. Si trattava di quella che sarebbe poi diventata mia madre”. Ciò che seguì fu una storia d’amore transatlantica, due bambini e la morte prematura della madre di Hooper.
La band si lascia raccontare eloquentemente tramite le sue inconfondibili sonorità e il percorso artistico intrapreso più di dieci anni fa in un salotto di Berlino, passato attraverso due album tra cui l’osannatissimo disco di debutto”Howl” del 2014, il secondo lavoro “Dreamer” e centinaia di concerti in tutto il mondo. La band ha condiviso palcoscenici con artisti del calibro di Kings of Leon, The Lumineers e Chvrches, mantenendo il messaggio artistico centrale così come l’approccio positivo nei confronti della vita che emerge nella canzoni, anche quelle più tristi.