Peter White

    Peter White

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    Peter White è un’artista a 360° che lavora ai suoi brani sotto tutti gli aspetti, dal testo e alle melodie, passando per la composizione e tutta la parte visiva. L’elemento che da sempre caratterizza il progetto è il disegno del volto della donna stilizzata, inizialmente sviluppata su fondo bianco, passa ad essere inserita graficamente all’interno degli scatti per “Primo Appuntamento” e poi anche nelle grafiche di Lorenzo Miola per “Millisecondi”. Oggi Peter ha sviluppato una nuova modalità artistica che è quella del disegno con le terre in polvere.

    Nato a Roma nel febbraio del 1996, Pietro Bianchi, in arte Peter White ha sempre amato scrivere seguendo una passione in particolare per il cantautorato. Tra i singoli maggiormente apprezzati spicca “Narghilè”, uscito come singolo nel 2018, che ad oggi conta circa 22.5 milioni di stream su Spotify ottenendo la certificazione di Disco d’Oro. Nell’aprile del 2019 Peter White esordisce con il suo primo album “Primo appuntamento”, anticipato da cinque singoli ufficiali e prodotto dai fedelissimi produttori Niagara e Polare. Nell’estate dello stesso anno intraprende un tour in tutta Italia. Nel 2020 torna sulle scene con “Poker”, “Sabato Sera”, in collaborazione con l’artista e amico romano Gemello, “Rosé”, “Gibson Rotte”, “Notti Amarcord”, quest’ultimo avvalorato dalla collaborazione con gli Zero Assoluto, e “Galleria Lungotevere”. A gennaio 2022 esce il secondo disco ufficiale “Millisecondi” che l’artista porta live ad aprile riempiendo con il sold out i club Monk e Tunnel, rispettivamente a Roma e a Milano. 

    A luglio torna con il singolo “Lunatica”, primo estratto di un nuovo percorso dell’artista, collabora con Clied in “Mille canzoni” proseguendo con altri due singoli “Dall’altra parte del mondo” e “Mercoledì, 2017” tutti estratti dal suo ultimo lavoro “ACQUA E ZUCCHERO”, pubblicato lo scorso 27 ottobre.

    Quella di “ACQUA E ZUCCHERO” è una miscela musicale autentica, genuina, efficace nella sua semplicità per raccontare ideali, dubbi, emozioni e sentimenti contrastanti, che si mischiano secondo dopo secondo, nota dopo nota, rivelando un quadro temporale e spaziale dell’esistenza di PETER WHITE, scandito tra la prima e l’ultima traccia. I quattordici brani di cui si compone l’album, scritti tra Roma, Milano e Bassano del Grappa, si mescolano infatti proprio come fanno le molecole dell’acqua con quelle dello zucchero, dando vita a un disco ibrido ed eterogeneo, con tanti produttori, musicisti e sonorità.

    Fabio De Marco – fabio@dnaconcerti.com